sabato 18 novembre 2023

Percorsi coscienziali - Non esiste punto senza momento e momento senza punto. E se non esistessero entrambi?

Non esiste punto senza momento e momento senza punto. La mia riflessione parte nell’analisi delle parole momento e punto che possono essere utilizzati come sinonimi per descrivere la tappa di un percorso.

Ma il momento non è un’unità di tempo? Ed il punto non può essere considerata un’unità di spazio?

Facendo attenzione al significato delle parole, nel comporre una frase riusciamo a comprendere concetti di fisica classica non sempre scontati, in questo caso la relazione spazio – tempo e non solo.

Riprendendo quanto detto all’inizio, affermare che non esiste punto senza momento è come dire che non esiste spazio senza tempo e viceversa. Prima ho specificato fisica classica perché nell’ultimo periodo si sente un gran parlare di fisica quantistica.

I teorici della fisica quantistica affermano che il tempo e spazio non esistono e che il cervello è solo un lettore di ologrammi. All’inizio questo enunciato risultava mera nozionistica ma poi in un determinato momento iniziai interiormente a fare delle associazioni tra concetti geometrici relativamente semplici.

Partiamo con il definire il punto: “Il punto è ciò che non ha parti”. Euclide

Per la geometria il punto non ha lunghezza, non ha superficie, non ha volume ed è definito da un’unica proprietà: la posizione. Alcuni teorici definiscono il punto l'ente che, pur essendo reale, non ha dimensioni.

venerdì 6 ottobre 2023

Percorsi coscienziali - Estroiezione

Si sente un gran parlare dell'essere noi tutti all’alba di un grande cambiamento... Ma di quale mutamento stiamo parlando? E poi perché all’alba? Credo che anche in questo momento sia in atto una trasformazione ed il fatto di associarla ad un determinato momento storico sia prettamente un fattore coscienziale, una scelta. Per quel che mi riguarda, a livello di società stiamo estroiettando fuori ciò che non abbiamo ancora capito... Forse il senso della vita stessa. La prendo larga, iniziando la mia analisi prendendo come esempio il "carovita". Pensiamo al prezzo dei carburanti: sicuramente dietro il prezzo della benzina o del gasolio c'è una enorme speculazione. Siamo però sicuri che l'aumento del prezzo dei combustibili nella vita reale non sia nient'altro che la nostra coscienza che vuole farci prendere una maggior consapevolezza, magari su dove stiamo andando e sul motivo dei nostri viaggi? Più il prezzo del propellente aumenterà e più utilizzeremo l'autovettura solo se veramente lo riterremo fondamentale.
Teniamo ora conto del costo della vita sociale, in particolare di quelli che ironicamente potremmo considerare i "carburanti" del divertimento: perché pagare mediamente dieci Euro per un long drink? Siamo sicuri di averne veramente bisogno? E perché lo facciamo? Una comune birretta o un semplice bicchiere di vino non sarebbero sufficienti? Come mai ci siamo spinti verso la sofisticazione ad ogni costo? È da anni che siamo andati oltre il mero concetto di incontrarsi e di condividere un aperitivo o un caffè insieme. Dal mio punto di vista, già la richiesta del green-pass per entrare in bar e ristoranti durante la pandemia era un chiaro segnale della coscienza collettiva che attraverso la realtà esprimeva la necessità di creare luoghi liberi dove le persone si potessero incontrare e confrontarsi tra loro liberamente, al di fuori delle regole dei governi, qualsiasi essi siano. E come ultima considerazione, le cose che ogni giorno acquistiamo: di quali abbiamo veramente bisogno? I nostri spesso non sono forse acquisti compulsivi dettati dall'urgenza di apparire o di "sentirsi al passo"? Magari dettati dall'onnipresenza di tali prodotti in tutti i media maggioritari (televisione, giornali, grossi siti web)? Ebbene, questa è la nostra società: un “sistema” truccato, che non rappresenta più l’autentica “forma del pensiero” di ogni individuo. Attraverso i mezzi d’informazione (o forse dovremmo dire: dis-informazione) avviene un’ulteriore condizionamento che va a modificare materialmente la stessa interpretazione della realtà. Ormai la società stessa non è più il naturale specchio dei singoli individui. C’è qualcosa di ulteriore che va a modificarne la forma e questo non è nient’altro che un lavoro pedagogico e demagogico pilotato da parecchio tempo da qualcuno "dietro le quinte". Siamo cresciuti con un modello economico basato sul consumismo e sulle comodità. Tutto questo ormai è finito, il progetto di chi "tira le fila" è cambiato: ancora però non ne abbiamo la piena consapevolezza. Quando individualmente, ma tutti assieme, comprenderemo che determinate scelte o comportamenti vengono effettuati per colmare un vuoto interiore, si creerà una società nuova. Chi è ora ai massimi vertici, le corporazioni che ci dominano, verranno soppiantate da nuove iniziative e molte persone inizieranno a vivere in maniera diversa e più essenziale.

sabato 12 agosto 2023

Il cerchio si è chiuso.


Nel 1988 Patti Smith pubblica un singolo discografico dal titolo “People Have the Power”, ovvero, "la gente ha il potere". Una bellissima canzone in cui la cantante afferma che le persone abbiano persino il potere di bloccare i folli della Terra. Io condivido in pieno questo pensiero e credo che ciò non possa che passare attraverso l'espressione del nostro punto di vista. È chiaro che ciascuno di noi veda il mondo in maniera soggettiva e lo interpreti attraverso il proprio grado di consapevolezza, però ci sono alcuni particolari fenomeni meritevoli di un'attenta analisi che da molti non vengono interpretati in maniera adeguata e che dovrebbero venire esclusi dal dibattito sociale e scientifico. Per fare un esempio, le istanze degli ormai ben noti "terrapiattisti" sono decisamente da non considerare. Anzi, personalmente li reputo quasi una sorta di setta, creata ad hoc dai grandi gruppi del potere mondiale per discreditare tutte le correnti di pensiero critico ed alternative al cosiddetto “mainstream”, al pensiero unico dei grandi agglomerati economici e finanziari dell’Occidente.

giovedì 6 luglio 2023

Percorsi coscienziali - La stanza.


E se il nostro cervello fosse il creatore di una stanza dentro la quale si formerebbe un orizzonte degli eventi, nel quale la nostra mente si troverebbe nella condizione di produrre tutte quelle immagini, suoni, colori e sapori che noi crediamo di sentire ma che in realtà non ci sono per davvero? Come riportato in un ciclo di conferenze del professor Corrado Malanga, basato su evidenze scientifiche e gli ultimi articoli in merito, questo orizzonte degli eventi "interno" medierebbe tra noi e quello olografico, dove tutti noi viviamo.

giovedì 20 agosto 2020

Alla continua ricerca di noi stessi.

La mattina di Domenica 23 Maggio, percorrendo il sentiero della Madonna dell'Agnellezza, che da borgo Maren porta al rifugio Città di Vittorio Veneto, mi sono imbattuto in un grande faggio, situato in un sentiero parallelo al mio cammino abituale che attraversa la Valscura. Dal percorso vidi il suo maestoso tronco e mi avvicinai incuriosito ai suoi piedi. Alzando gli occhi notai subito le verdi e grandi fronde, segnate dai rami al suo interno, che si diramavano biforcandosi. Osservando la forma specifica delle ramificazioni mi è venuto spontaneo associare a ciò che vedevo l'immagine dell'apparato respiratorio umano, per pareidolia. Preso dall'entusiasmo per ciò che stavo vedendo, ho voluto catturare quello scorcio, perché mi sembrava interessante.

venerdì 10 luglio 2020

Fotografando le Dolomiti.

Domenica 5 Luglio mi sono recato assieme alla mia collega di lavoro Annalisa, abile fotografa, nei pressi del lago di Misurina. Partendo dallo specchio d'acqua, superando poi il rifugio Col de Varda per arrivare al rifugio Città di Carpi situato ad una quindicina di chilometri da Cortina d'Ampezzo, ci siamo sbizzarriti nel catturare alcuni tra gli scenari più belli delle nostre Dolomiti, dedicandoci alla fotografia naturalistica con una reflex Canon. Sono da sempre appassionato delle nostre montagne e delle foreste, che sono l'impulso creativo per i miei lavori. Mi sento quindi di condividere con voi la bellezza di questi ambienti selvatici, augurandovi che siano anche per voi fonte di ispirazione.

sabato 6 aprile 2019

Il mio Mandala.

Cari amici, stavolta qui nel mio blog voglio mostrarvi un lavoro personale, frutto di un processo creativo che desidero condividere con voi. Prossimamente vi descriverò con maggiore dettaglio come sono giunto a concepirlo. Nel frattempo spero troviate interessante e stimolante questo video che documenta le fasi della realizzazione dell'opera. 


Ringrazio Alessandro Dal Col di SPC Video Studio per la collaborazione e le riprese.